Letteratura

Stelle, di Giuseppe Ungaretti

Stelle Tornano in alto ad ardere le favole.Cadranno colle foglie al primo vento.Ma venga un altro soffio,ritornerà scintillamento nuovo. In questo componimento del 1927, Ungaretti focalizza, come spesso accade nella raccolta Il sentimento del tempo, un particolarissimo aspetto della realtà naturale. Le poesie di questa seconda fase della sua produzione poetica sono caratterizzate ancora da…

Sul canto XI del Paradiso di Dante Alighieri

Personalmente ritengo l’undicesimo canto del Paradiso uno dei più significativi dell’intero poema, per qualità, intuizione, capacità evocativa, volontà di ricerca spirituale e levatura teologica. Vediamo perché.In apertura a parlare è San Tommaso d’Aquino, il quale, proseguendo la sua spiegazione dal canto precedente, ci istruisce su come la Chiesa, sul finire del XII secolo, avesse urgente…

Sul canto XXXIV dell’Inferno di Dante Alighieri

Ricordo bene la prima volta che lessi l’ultimo canto dell’Inferno: ne rimasi deluso. Forse definirla lettura è eccessivo: in casa dei miei c’era un’edizione illustrata in tre volumi della Commedia e naturalmente sfogliare le drammatiche rappresentazioni dell’Inferno era più appagante che non le azzurrine visioni paradisiache del terzo volume. Le illustrazioni del canto XXXIV sì,…

Il Superuomo o il Supercomputer? Alcuni spunti sul rapporto fra uomo, tecnologia e Natura nella Letteratura. Terza parte  

Nel primo articolo dedicato a questo argomento, dopo aver impostato un prospettiva storica a partire dalle premesse scientifiche del XVII secolo, e poi nella rinnovata sensibilità a partire dalla fine del secolo XVIII per arrivare, attraverso l’Ottocento, alle nuove frontiere della fantascienza del XX secolo, nell’articolo successivo, il ragionamento ha toccato il vivo della questione,…

Il Superuomo o il Supercomputer? Alcuni spunti sul rapporto fra uomo, tecnologia e Natura nella Letteratura. Seconda parte  

Nel precedente articolo abbiamo concluso che nella visione futuristica di Arthur Clarke, e mi riferisco in particolare al romanzo 2001. Odissea nello spazio, una prossima evoluzione del genere umano fosse possibile solo attraverso il supporto della tecnologia avanzata. L’idea, in quanto tale, non costituiva certamente una novità ma Clarke deviò dalla traccia tradizionale e legò…

Il Superuomo o il Supercomputer? Alcuni spunti sul rapporto tra uomo, tecnologia e Natura nella Letteratura. Prima parte

Il rapporto fra uomo e Natura è sempre stato uno dei temi più indagati nelle arti, in particolare l’estenuante tentativo di sentirsi parte delle dinamiche dell’universo. Fin dalle impronte di mani lasciate sulle pareti delle grotte a partire da almeno 41.000 anni fa, e poi giù attraverso i millenni attraverso gli allineamenti megalitici sempre più…

Il naturale progresso delle cose. Sul canto XI del Purgatorio di Dante Alighieri

In tutta sincerità, andando a selezionare un’antologia di canti della Commedia non è possibile tralasciare il canto XI del Purgatorio, il canto dei Superbi. Il testo inizia con la recita del Padre nostro da parte delle anime, dopodiché arriva la loro descrizione, il cui contrappasso è quanto mai evidente: il loro peccato di superbia, espresso…

Su di un verso (e non solo) del Canto V dell’Inferno di Dante Alighieri

Purtroppo non esiste più il manoscritto autografo della Divina commedia, anzi, per essere più precisi non esiste alcun autografo dantesco. Niente di niente e quindi tutto ciò che conosciamo dell’opera del poeta deriva da copie posteriori, e poi da copie di copie, e poi ancora così, di generazioni in generazioni manoscritte. Questo fenomeno in realtà…

La divulgazione della conoscenza nel Convivio di Dante Alighieri

Il nostro ragionamento sulle opinioni di Dante Alighieri in merito al conseguimento del sapere merita forse un’ultima tappa a proposito del Convivio, un vero e proprio trattato dedicato alla conoscenza e alla sua divulgazione. Scritto in volgare presumibilmente fra 1304 e 1306 o 1307, ovvero nei primissimi anni dell’esilio, fu lasciato incompiuto per fare spazio…

Il viaggio verso la conoscenza di Dante Alighieri (2a parte)

Nel primo articolo dedicato a questo argomento, ho tentato di mettere a fuoco la duplice propensione della personalità di Dante nei confronti della sete di conoscenza: da un lato spingendo verso il continuo rinnovamento e miglioramento, dall’altro imponendo una sorta di autolimitazione, le ragioni della quale possono essere individuate nell’evitare il rischio di cadere nel…

Il viaggio verso la conoscenza di Dante Alighieri (1a parte)

Le ambizioni di un artista geniale Mi scuso in anticipo per la lunghezza di questo articolo; ho fatto il possibile per ridurre al minimo essenziale ma l’argomento è veramente vasto e complesso.L’intera esperienza artistica di Dante Alighieri è sempre stata connotata dalla sperimentazione; mai soddisfatto si è confrontato costantemente con ogni genere di novità che…

Su una terzina del Canto I dell’Inferno di Dante Alighieri

Ancora nella “selva oscura” È noto a tutti l’incipit della Commedia dantesca e lo stesso canto I riecheggia un po’ nella memoria di tutti: in particolare a me interessa quanto accade nella “selva oscura” (della quale ho già trattato: Sui versi iniziali della Divina Commedia di Dante Alighieri, e Dalla “selva oscura” alla selva dei…

Giunto è già ‘l corso della vita mia, di Michelangelo Buonarroti

Michelangelo scultore, pittore, architetto è arcinoto. Le sue opere sono capolavori universali, senza eguali e senza tempo e con lui la concezione stessa dell’arte giunse a una svolta epocale e non fu più la stessa: sorprende in particolare il valore che l’artista attribuiva alla sua opera, non solo e non tanto in termini economici (in…

E Dio creò il firmamento, seconda parte

Dopo aver rapidamente percorso la storia del rapporto fra uomo e stelle attraverso i monumenti del passato, vediamo adesso qualche suggestione letteraria. Ovviamente non sarebbe possibile, e non ne avrei le conoscenze, per seguire tutta la letteratura in cui si è parlato di stelle. Salterò quindi di secolo in secolo per provare a ricostruire la…

Le sette morti di Evelyn Hardcastle, di Stuart Turton

Tempo fa decisi di intraprendere un percorso nel mondo della letteratura non lineare e la letteratura combinatoria. Iniziai, ricordo, con i romanzi di Calvino Se una notte d’inverno, un viaggiatore (1979) e soprattutto l’affascinante Le città invisibili (1972) poi sprofondai nel geniale labirintico intreccio ordito da Jean Potocki, Manoscritto trovato a Saragozza (1805), un monumentale…

Chi sono?, di Aldo Palazzeschi

Chi sono?Son forse un poeta?No, certo.Non scrive che una parola, ben strana,la penna dell’anima mia:«follía».Son dunque un pittore?Neanche.Non ha che un colorela tavolozza dell’anima mia:«malinconía».Un musico, allora?Nemmeno.Non c’è che una notanella tastiera dell’anima mia:«nostalgía».Son dunque… che cosa?Io metto una lentedavanti al mio cuoreper farlo vedere alla gente.Chi sono?Il saltimbanco dell’anima mia.(da Poemi, 1909) Onestamente, credo…

Cigola la carrucola del pozzo, di Eugenio Montale

Nel 1924, circa, Eugenio Montale scrisse la poesia Cigola la carrucola nel pozzo, parte della raccolta Ossi di seppia; è costituita da una strofa unica di dieci versi endecasillabi, per essere più precisi con il settimo e l’ottavo spezzati in un settenario e un quinario, in rima o assonanza. Intanto leggiamola. Cigola la carrucola del…

Stasera, di Giuseppe Ungaretti

Stasera Balaustrata di brezza per appoggiare stasera la mia malinconia (Versa, il 2 maggio 1916) In questo piccolo capolavoro aleggia una profonda e magica evocazione, fatta di impalpabile e sfuggente consistenza. Si respira aria, un flusso d’aria, una brezza che percorre la poesia per colmare un vuoto che è innanzitutto interiore e si riversa all’esterno…

Out of Sight, di Elmore Leonard

Galeotto fu il bagagliaio, chi l’aprì… e lo richiuse. Così si potrebbe parafrasare Dante per riassumere la sostanza di uno fra i noir più brillanti che conosca: Out of Sight, di E. Leonard. La storia ruota attorno a due protagonisti, Jack Foley, incallito rapinatore di banche, nemmeno lui sa più quante, ma si parla di…

Il treno ha fischiato, Luigi Pirandello

Il treno ha fischiato è una delle novelle più note di Pirandello. Fa parte della raccolta Novelle per un anno, il progetto incompiuto del grande maestro siciliano e affronta uno dei temi più cari all’autore, ovvero l’insostenibile peso che la vita moderna ci scaraventa sulle spalle fino a distruggerci. Prima di iniziare, è necessario però…

Solaris, di Stanislaw Lem

Sono stato a lungo indeciso se pubblicare un articolo sul romanzo Solaris, scritto da Stanislaw Lem nel 1961. Intanto perché qua e là mi è già capitato di parlarne, anche diffusamente; ma soprattutto perché, onestamente, cosa potrei aggiungere che non sia già stato scritto e spiegato? Però… Solaris è per me uno dei pochi romanzi…

Hello America, di James Ballard

Recentemente ho letto il romanzo Hello America, tradotto in italiano anche con il titolo Ultime notizie dall’America, che James G. Ballard scrisse nel 1981 immaginando uno scenario futuro imminente, con il pianeta completamente trasformato dal cambiamento climatico. Siamo nel 2114, sulla Terra e le pagine iniziali narrano l’ingresso di un battello nel porto di New…

Avrei voluto sentirmi scabro ed essenziale, di Eugenio Montale

La poesia Avrei voluto sentirmi scabro ed essenziale fa parte di Ossi di seppia ed è il settimo “movimento” della raccolta Mediterraneo della quale, in queste pagine, abbiamo già letto il sesto, ovvero la stupenda Noi non sappiamo quale sortiremo e della quale questa ne è per molti versi l’antitesi, se non addirittura nemesi. Leggiamola:…

Sono una creatura, di Giuseppe Ungaretti

Sono una creatura è una celebre poesia del poeta alessandrino, scritta nel Valloncello di Cima Quattro, il 5 agosto 1916, anch’essa quindi durante la battaglia per la conquista del Monte San Michele; in particolare, gli scontri nella zona operativa del battaglione di Ungaretti si conclusero solo il 10 agosto, dopo mesi di combattimenti sanguinosi, quando…

La misteriosa fine Buonconte da Montefeltro, raccontata da Dante Alighieri

Fra i brani della Divina Commedia che più amo leggere e rileggere c’è sicuramente la storia di Buonconte da Montefeltro, narrata nel Canto V del Purgatorio. Egli era figlio del celebre Guido da Montefeltro, stirpe ghibellina del casato dei Signori di Urbino ma della sua biografia, oltre ai nobilissimi natali, sappiamo poco: nacque attorno al…

La novella di Andreuccio da Perugia, di Giovanni Boccaccio

La novella di Andreuccio da Perugia, la quinta novella della seconda giornata del Decameron, il capolavoro di Giovanni Boccaccio, è giustamente famosissima, saporitamente comica, grottesca e pungente. Il titolo corretto e completo è Andreuccio da Perugia, venuto a Napoli a comperar cavalli, in una notte da tre gravi accidenti soprappreso, da tutti scampato, con un…

Dante e Beatrice

Ripercorrere la storia del rapporto tra poeta e donna amata sarebbe un viaggio assai lungo e tortuoso, anche volendone evidenziare pochi tratti essenziali. Ma veramente, fra tutti, credo che il caso di Dante e Beatrice sia unico per qualità, intensità e risultato poetico. Ma prima di iniziare fissiamo qualche punto. Noi sappiamo che Dante era…

Dalla “selva oscura” alla selva dei suicidi, nella Divina Commedia di Dante Alighieri

In apertura della Commedia, Dante ci narra il celebre smarrimento nella “foresta oscura” (vedi qua per approfondire), l’allontanamento dalla “retta via” e, dopo molto spavento, conclude con il suo uscirne miracolosamente illeso, anzi, con la soddisfazione di colui che è “uscito fuor dal pelago alla riva” e “si volge verso a l’acqua perigliosa e guata”,…

Sui versi iniziali della Divina Commedia di Dante Alighieri

Tutti conosciamo i versi iniziali del Canto I dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri, e come tutti gli incipit di opere famosissime – e forse questo è il più celebre fra tutti – rischia di scivolare via senza le dovute attenzioni. Allora proviamo a cercare meglio, facendoci spazio tra le fronde della selva oscura.…

Casa di Foglie, di Mark Z. Danielewski

La lettura di Casa di Foglie di Mark Zbignew Danielewski è stata la mia prima (e per adesso unica) esperienza di Letteratura ergodica. Per chi non lo sa, la Letteratura ergodica è un genere letterario non lineare che richiede un notevole sforzo da parte del lettore per riuscire a seguirne lo svolgersi. Le modalità esecutive…

Addio Babilonia, di Pat Frank

Con il titolo originale Alas Babylon, nel 1959 lo scrittore statunitense Pat Frank pubblicò il suo più celebre romanzo, Addio Babilonia, nel quale immaginò uno scenario successivo allo scoppio di una guerra nucleare totale. Lo scenario era plausibile e percepito come imminente poiché nel corso degli anni Cinquanta del Novecento la tensione fra USA e…

L’isola di cemento, di James G. Ballard

James Ballard (1930-2009) è stato uno scrittore di Fantascienza, esponente di spicco della New Wave, ovvero la prestigiosa corrente nata alla metà degli anni Sessanta con l’attenzione rivolta al possibile destino della Terra nei decenni e nei secoli (non molti) a venire ma soprattutto, allontanandosi dai temi tradizionali dello spazio e della ipertecnologia, per affondare…

Dov’è la verità? Il mio Montale quotidiano

Non molto tempo fa scattai la foto che vedete qui sotto, nel luogo più improbabile (all’esterno della stazione ecologica) e nella modalità più imprevista (dal finestrino dell’auto mentre aspettavo con una certa impazienza il mio turno per conferire… carta, se ricordo bene). Fu quindi uno scatto del tutto improvvisato e, posso garantirvelo, non ho apportato…

“La violenza è l’ultimo rifugio degli incompetenti”

Di tanto in tanto mi capita di riflettere su chi sia, fra tutti i libri che ho letto, il mio protagonista o personaggio preferito; è successo anche a voi? In realtà non so nemmeno esattamente cosa cerco e cosa intendo: il più approfondito, quello con la storia più avvincente, la personalità più affascinante… veramente non…

Su alcuni versi della Divina Commedia di Dante Alighieri

Dante Alighieri amava osservare i comportamenti umani, tutta la Commedia ce lo testimonia; ma non era lo stesso interesse di Boccaccio, più attento alla strada e alla quotidianità spicciola (be’, spicciola fino a un certo punto: vi invito a leggere al riguardo Il complesso ‘caso’ di Lisabetta da Messina). Dante nei suoi scritti spiegava che…

L’incubo di Hill House, di Shirley Jackson

Nel 1959 la scrittrice statunitense Shirley Jackson (1916-1965) pubblicò il suo capolavoro, ovvero il romanzo L’incubo di Hill House (titolo originale: The Haunting of Hill House), thriller superbo nella quale fuse con equilibrio e fantasia elementi tipici della narrativa gotica e soprannaturale ottocentesca e le più ambiziose istanze del romanzo psicologico moderno, collocandosi su di…

Il tuono, di Giovanni Pascoli

Nel precedente articolo abbiamo letto e commentato la poesia Il lampo; vediamo adesso Il tuono, naturale completamento di un eccezionale dittico, concluso diversi anni dopo, nel 1900 per l’esattezza, ovviamente sempre nella medesima raccolta Myricae. Leggiamo la poesia: E nella notte nera come il nulla,a un tratto, col fragor d’arduo dirupoche frana, il tuono rimbombò…

Il lampo, di Giovanni Pascoli

Questa breve poesia fu pubblicata nella raccolta Myricae nel 1894 e assieme alla gemella e più tarda Il tuono forma un inscindibile dittico dal carattere fortemente impressionista. Come si evince dal titolo, Pascoli vuole descrivere l’improvviso squarcio che si apre fra cielo e terra al momento dell’apparire di un fulmine temporalesco; la scena è notturna,…

Soldati, di Giuseppe Ungaretti

La poesia Soldati fu l’ultima scritta da Ungaretti dai teatri di guerra; il suo reggimento si era spostato sul fronte occidentale, sulla Marna, nell’ultima estate di guerra. Il componimento è famosissimo, lapidario e, com’è noto, trasmette tutta la precarietà, la fugacità della vita del soldato in guerra; da quei quattro versi nasce una delle più…

La voce, di Giovanni Pascoli

Come ho già avuto modo di scrivere, il rapporto tra Pascoli e il mondo dei defunti fu estremamente complesso e spesso disturbante, capace di intrecciarsi con la vita del poeta talvolta soavemente e in altre occasioni irrompere con furia devastante e spettri d’ogni tipo tornano in più occasioni a tormentare il poeta. In un precedente…

La tessitrice, di Giovanni Pascoli

Analizzare di getto il rapporto fra Giovanni Pascoli e il mondo dei defunti sarebbe veramente complicato, con troppe deviazioni e complicazioni; tuttavia è un argomento dal quale non possiamo prendere le distanze se vogliamo analizzare la poesia La tessitrice, inestimabile opera del poeta romagnolo. Il componimento fa parte dei Canti di Castelvecchio e in particolare…

Solitudine, di Giuseppe Ungaretti

Giuseppe Ungaretti ha mostrato nelle sue poesie un atteggiamento bivalente nei confronti della solitudine: pur riservandosi momenti di raccoglimento personale, indispensabili per ritrovare un equilibrio tra sé e il mondo, non poteva fare a meno della presenza di suoi simili, ancora di più durante gli anni della Grande Guerra. Uomini di lettere suoi contemporanei si…

Il “Cielo di carta”. Oltre il mondo visibile nelle opere di Pirandello e Montale

Gli inizi del XX secolo furono caratterizzati da grandi inquietudini: grandi cambiamenti in atto nella società consolidata ormai nelle grandi masse, disagio economico, psicologico, ritmi quotidiani sempre più snervanti, la Grande guerra e poi le dittature. Accanto a tutto questo, il progresso continuava a rotolare avanti, calpestando ogni ostacolo in nome del nuovo prodotto nelle…

Perdersi e ritrovarsi nella poesia di Eugenio Montale

Montale iniziò la sua opera letteraria nei primi decenni del Novecento, un’epoca estremamente complessa e soprattutto densa di novità destinate a mutare per sempre l’idea stessa della società e dei suoi rapporti. Tutto stava cambiando: il lavoro, la concezione dello Stato, le relazioni fra gli uomini e una nuova percezione di sé e del proprio…

I fiumi, di Giuseppe Ungaretti

Ripropongo questo articolo, riunendo i 4 precedenti. La prima strofa I fiumi Mi tengo a quest’albero mutilato abbandonato in questa dolina che ha il languore di un circo prima o dopo lo spettacolo e guardo il passaggio quieto delle nuvole sulla luna Questo è il celebre incipit della poesia I fiumi, di Giuseppe Ungaretti, scritta…

Luce e oscurità nell’Allegria di Giuseppe Ungaretti

Tanto nella raccolta Il porto sepolto quanto in Allegria di naufragi c’è una costante lotta fra luce e buio, fra giorno e notte, fra chiassoso clamore e silenzio tombale; e non c’è, o almeno non c’è sempre, una sistematica equivalenza fra luce e bene e fra oscurità e male. In mezzo stanno poi infinite e…

Fede e religiosità nella narrativa di Verga

L’argomento scelto per questo articolo sarebbe vastissimo, tanto da riempire saggi interi; ne ho circoscritto quindi solo alcuni aspetti (in modo del tutto arbitrario) a titolo di esempio, per guidare questa chiacchierata. Iniziamo. L’epoca in cui Verga narrò le sue storie fu di grandi cambiamenti e tutto pareva destinato a imminenti rovesciamenti epocali: l’Unità d’Italia…

Solitudine e Mattina, di Giuseppe Ungaretti

Il 26 gennaio del 1917 fu una giornata eccezionale per Giuseppe Ungaretti perché portò a compimento tre fra le sue più sorprendenti poesie, ovvero Solitudine e la celeberrima Mattina nonché la delicata Dormire, tre componimenti diversissimi fra loro, in larga misura perfino antitetici, difficili da comprendere collocandoli nella stessa giornata. In questo articolo voglio soffermarmi…

Il Porto Sepolto, di Giuseppe Ungaretti

Il Porto Sepolto è una poesia di Giuseppe Ungaretti che dette il titolo alla sua prima “raccoltina”, come scrisse lui stesso. Al riguardo il poeta ricordava, nell’introduzione alla successiva edizione de L’Allegria: “Incomincio Il Porto Sepolto dal primo giorno della mia vita in trincea, e quel giorno era il giorno di Natale del 1915, e…

Il mare nella poesia di Eugenio Montale

La poesia di Montale è complessa e per definizione ermetica, eppure spesso si spalanca su scenari vastissimi, paesaggi scenografici capaci si suscitare in chiunque vibranti emozioni sulla pelle, a patto che la lettura non sia frettolosa e dia modo e tempo alle sensazioni di fluire e riempire  la nostra immaginazione. In questo il mare ha…

Mondi e universi nella Letteratura. Realtà, fantasia e finzione a confronto. Seconda parte

Continuando l’argomento del precedente articolo, nel nostro tempo la letteratura fantastica ha imboccato una nuova biforcazione: la prima guarda dentro ognuno di noi, nei propri vortici quotidiani; il secondo chiama in causa altri, pronti ad appropriarsi del nostro disagio per sfruttarlo. Il primo punto ha dato vita a numerosi romanzi e racconti di genere psicologico…

Il congresso di Futurologia, di Stanislaw Lem

Nel 1970 il celebre scrittore Stanislaw Lem concluse il romanzo breve Il congresso di futurologia, dato alle stampe l’anno successivo. Ho già avuto modo, in un precedente articolo, di approfondire qualche impressione su questo eccezionale autore polacco, capace di affrontare e mischiare i più diversi generi letterari. È conosciuto come autore di fantascienza ma i suoi…

Mondi e universi nella Letteratura. Realtà, fantasia e finzione a confronto. Prima parte

Con grande acume poeti e romanzieri di quasi ogni epoca hanno tentato di stuzzicare una riflessione sul significato del concetto di “realtà”, mettendosi in cerca di un passaggio, un varco o semplicemente una falla attraverso i quali scoprire un significato più profondo della natura che ci circonda. È un gioco? Una lettura allegorica? sono fantasie…

Allegria di naufragi, di Giuseppe Ungaretti

Quando Ungaretti compose Allegria di naufragi affrontò un tema già intensamente esplorato nella storia della letteratura. Il naufragio è un evento catastrofico, un’interruzione violenta e imprevista, nefasta, fatale della navigazione. Così, ad esempio, lo intendeva Petrarca il quale più volte ha descritto la sua fragile barca, senza più sartie né nocchiero, alla deriva verso la…

C’era una volta, di Giuseppe Ungaretti

C’era una volta (Quota Centoquarantuno, l’1 agosto 1916) Bosco cappuccio ha un declivio di velluto verde come una dolce poltrona Appisolarmi là solo in un caffè remoto con una luce fievole come questa di questa luna Spesso, curiosando fra i commenti di questo delicato componimento, si legge come Ungaretti nell’orrore della guerra che combatteva sul…

Arthur C. Clarke, La stella

Arthur Charles Clarke (1917-2008) è giustamente uno dei più celebrati e amati autori di fantascienza; tra i suoi innumerevoli capolavori cito soltanto (a titolo del tutto personale, così come si affacciano alla mente) 2001. Odissea nello Spazio, il ciclo di Rama, Le sabbie di Marte, Le guide al tramonto (indimenticabile) e il suggestivo Le fontane…

James Gunn, Gli ascoltatori

Era il 1972 quando lo scrittore statunitense James Gunn pubblicava il suo straordinario romanzo The Listeners, stranamente tradotto in Italia prima col titolo Progetto stelle e poi finalmente riportato al titolo originario Gli ascoltatori con la nuova edizione nel numero 68 di “Urania collezione”, nel 2008. Volendo inquadrarlo in una categoria letteraria, si tratta di…

Giovanni Boccaccio e il complesso ‘caso’ di Lisabetta da Messina

In questo articolo vorrei proporre una lettura differente, e in un certo qual modo provocatoria, dalle già molte che hanno interessato questa celebre novella, la quinta della quarta giornata del Decameron di Giovanni Boccaccio. Questo esperimento, nato quasi per gioco e per soddisfare una pura curiosità, ha condotto a conclusioni sorprendenti e, con le dovute…

La casa dei doganieri di Eugenio Montale

La casa dei doganieri, da Le occasioni Tu non ricordi la casa dei doganieri sul rialzo a strapiombo sulla scogliera: desolata t’attende dalla serain cui v’entrò lo sciame dei tuoi pensieri e vi sostò irrequieto. Libeccio sferza da anni le vecchie mura e il suono del tuo riso non è più lieto: la bussola va impazzita…

In dormiveglia, di Giuseppe Ungaretti. Qualche appunto sulla poesia

In dormiveglia Valloncello di Cima Quattro, 6 agosto 1916 Assisto la notte violentata L’aria è crivellata come una trina dalle schioppettate degli uomini ritratti nelle trincee come le lumache nel loro guscio Mi pare che un affannato nugolo di scalpellini batta il lastricato di pietra di lava delle mie strade ed io l’ascolti non vedendo…

“La bellezza salverà il mondo”

Questa frase, scritta da Fedor Dostoevskij nel romanzo L’idiota, mi ha sempre colpito, come penso abbia fatto centro in chiunque la conosca. Ecco, io non sono sicuro di averla mai compresa a fondo, né sono mai riuscito a coglierne tutta l’incredibile forza, la severa verità e la tragica consapevolezza che evidentemente racchiude. Certo, la sua…

Letture per la fine del mondo

Ripensando ai libri letti, considerando l’aria da apocalisse imminente, mi permetto di suggerire alcune letture, consapevole che molti dei titoli sono arcinoti e probabilmente già nelle vostre biblioteche personali. Mi perdonerete. Iniziamo dai virus letali: Michael Crichton, Andromeda Dallo spazio precipita sulla Terra un satellite artificiale. Raggiunto il luogo dell’impatto, la squadra di recupero scopre…

“L’odio degli uomini scompare insieme ai dittatori”

Vorrei proporvi nella sua forma integrale il celebre e formidabile monologo recitato da Charlie Chaplin alla fine del film Il grande dittatore, del 1940. Avrei piacere lo leggeste fino in fondo, anche se è un po’ lungo, assaporandone e pesandone ogni frase. “Mi dispiace, ma io non voglio fare l’imperatore, non è il mio mestiere.…

I fiumi di Giuseppe Ungaretti. Qualche appunto sulle strofe 4 e 5

Proseguendo questa chiacchierata sulla celebre poesia I fiumi di Ungaretti proviamo ad approfondire i temi ancora della quarta strofa e poi della quinta. Ho tirato su le mie quattr’ossa e me ne sono andato come un acrobata sull’acqua Mi sono accoccolato vicino ai miei panni sudici di guerra e come un beduino mi sono chinato…

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scalee ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.Il mio dura tuttora, nè più mi occorronole coincidenze, le prenotazioni,le trappole, gli scorni di chi credeche la realtà sia quella che si vede. Ho sceso milioni…

I fiumi di Giuseppe Ungaretti. Qualche appunto sulle strofe 2, 3 e 4

Stamani mi sono disteso in un’urna d’acqua e come una reliquia ho riposato L’Isonzo scorrendo mi levigava come un suo sasso Ho tirato su le mie quattro ossa e me ne sono andato come un acrobata sull’acqua” Proseguo il mio precedente articolo, proponendovi alcuni spunti di riflessione su altre strofe della poesia. Prima di iniziare,…

Ubik, di P. K. Dick. Un capolavoro per caso

Nel 1969 Philip K. Dick pubblicava il romanzo Ubik, con intento puramente commerciale, poca passione e poco entusiasmo al punto da non nascondere il suo stupore per l’incomprensibile successo che il libro conseguì in brevissimo tempo. L’autore viveva del resto uno dei momenti più delicati della sua tormentata esistenza, nella morsa della droga e in…

I fiumi di Giuseppe Ungaretti. Qualche appunto sulla prima strofa

I FIUMI Mi tengo a quest’albero mutilato abbandonato in questa dolina che ha il languore di un circo prima o dopo lo spettacolo e guardo il passaggio quieto delle nuvole sulla luna Questo è il celebre incipit della poesia I fiumi, di Giuseppe Ungaretti, scritta il 16 agosto del 1916, a Cotici, in uno scenario…

Leggere, che passione!

Da un po’ di anni seguo con curiosità l’evolversi dei generi letterari che popolano gli scaffali delle librerie; o meglio: osservo l’evolversi delle percentuali dei generi letterari.I classici della narrativa sono pressoché immutabili e lo spazio loro riservato non varia, anche se di tanto in tanto vengono riorganizzati poiché accanto ai superclassici si affiancano i…

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