I fiumi
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Avrei voluto sentirmi scabro ed essenziale, di Eugenio Montale
La poesia Avrei voluto sentirmi scabro ed essenziale fa parte di Ossi di seppia ed è il settimo “movimento” della raccolta Mediterraneo della quale, in queste pagine, abbiamo già letto il sesto, ovvero la stupenda Noi non sappiamo quale sortiremo e della quale questa ne è per molti versi l’antitesi, se non addirittura nemesi. Leggiamola:… Continue reading
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Soldati, di Giuseppe Ungaretti
La poesia Soldati fu l’ultima scritta da Ungaretti dai teatri di guerra; il suo reggimento si era spostato sul fronte occidentale, sulla Marna, nell’ultima estate di guerra. Il componimento è famosissimo, lapidario e, com’è noto, trasmette tutta la precarietà, la fugacità della vita del soldato in guerra; da quei quattro versi nasce una delle più… Continue reading
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Solitudine, di Giuseppe Ungaretti
Giuseppe Ungaretti ha mostrato nelle sue poesie un atteggiamento bivalente nei confronti della solitudine: pur riservandosi momenti di raccoglimento personale, indispensabili per ritrovare un equilibrio tra sé e il mondo, non poteva fare a meno della presenza di suoi simili, ancora di più durante gli anni della Grande Guerra. Uomini di lettere suoi contemporanei si… Continue reading
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I fiumi, di Giuseppe Ungaretti
Ripropongo questo articolo, riunendo i 4 precedenti. La prima strofa I fiumi Mi tengo a quest’albero mutilato abbandonato in questa dolina che ha il languore di un circo prima o dopo lo spettacolo e guardo il passaggio quieto delle nuvole sulla luna Questo è il celebre incipit della poesia I fiumi, di Giuseppe Ungaretti, scritta… Continue reading
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In dormiveglia, di Giuseppe Ungaretti. Qualche appunto sulla poesia
In dormiveglia Valloncello di Cima Quattro, 6 agosto 1916 Assisto la notte violentata L’aria è crivellata come una trina dalle schioppettate degli uomini ritratti nelle trincee come le lumache nel loro guscio Mi pare che un affannato nugolo di scalpellini batta il lastricato di pietra di lava delle mie strade ed io l’ascolti non vedendo… Continue reading
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I fiumi di Giuseppe Ungaretti. Qualche appunto sulle strofe 4 e 5
Proseguendo questa chiacchierata sulla celebre poesia I fiumi di Ungaretti proviamo ad approfondire i temi ancora della quarta strofa e poi della quinta. Ho tirato su le mie quattr’ossa e me ne sono andato come un acrobata sull’acqua Mi sono accoccolato vicino ai miei panni sudici di guerra e come un beduino mi sono chinato… Continue reading
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I fiumi di Giuseppe Ungaretti. Qualche appunto sulle strofe 2, 3 e 4
Stamani mi sono disteso in un’urna d’acqua e come una reliquia ho riposato L’Isonzo scorrendo mi levigava come un suo sasso Ho tirato su le mie quattro ossa e me ne sono andato come un acrobata sull’acqua” Proseguo il mio precedente articolo, proponendovi alcuni spunti di riflessione su altre strofe della poesia. Prima di iniziare,… Continue reading
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I fiumi di Giuseppe Ungaretti. Qualche appunto sulla prima strofa
I FIUMI Mi tengo a quest’albero mutilato abbandonato in questa dolina che ha il languore di un circo prima o dopo lo spettacolo e guardo il passaggio quieto delle nuvole sulla luna Questo è il celebre incipit della poesia I fiumi, di Giuseppe Ungaretti, scritta il 16 agosto del 1916, a Cotici, in uno scenario… Continue reading
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