Ossi di seppia
-
Cigola la carrucola del pozzo, di Eugenio Montale
Nel 1924, circa, Eugenio Montale scrisse la poesia Cigola la carrucola nel pozzo, parte della raccolta Ossi di seppia; è costituita da una strofa unica di dieci versi endecasillabi, per essere più precisi con il settimo e l’ottavo spezzati in un settenario e un quinario, in rima o assonanza. Intanto leggiamola. Cigola la carrucola del… Continue reading
-
Avrei voluto sentirmi scabro ed essenziale, di Eugenio Montale
La poesia Avrei voluto sentirmi scabro ed essenziale fa parte di Ossi di seppia ed è il settimo “movimento” della raccolta Mediterraneo della quale, in queste pagine, abbiamo già letto il sesto, ovvero la stupenda Noi non sappiamo quale sortiremo e della quale questa ne è per molti versi l’antitesi, se non addirittura nemesi. Leggiamola:… Continue reading
-
Perdersi e ritrovarsi nella poesia di Eugenio Montale
Montale iniziò la sua opera letteraria nei primi decenni del Novecento, un’epoca estremamente complessa e soprattutto densa di novità destinate a mutare per sempre l’idea stessa della società e dei suoi rapporti. Tutto stava cambiando: il lavoro, la concezione dello Stato, le relazioni fra gli uomini e una nuova percezione di sé e del proprio… Continue reading
-
Il mare nella poesia di Eugenio Montale
La poesia di Montale è complessa e per definizione ermetica, eppure spesso si spalanca su scenari vastissimi, paesaggi scenografici capaci si suscitare in chiunque vibranti emozioni sulla pelle, a patto che la lettura non sia frettolosa e dia modo e tempo alle sensazioni di fluire e riempire la nostra immaginazione. In questo il mare ha… Continue reading
Articoli recenti
- Sul canto XXXIV dell’Inferno di Dante Alighieri
- Il Superuomo o il Supercomputer? Alcuni spunti sul rapporto fra uomo, tecnologia e Natura nella Letteratura. Seconda parte
- Il Superuomo o il Supercomputer? Alcuni spunti sul rapporto tra uomo, tecnologia e Natura nella Letteratura. Prima parte
- Il naturale progresso delle cose. Sul canto XI del Purgatorio di Dante Alighieri
- Su di un verso (e non solo) del Canto V dell’Inferno di Dante Alighieri