paura
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In dormiveglia, di Giuseppe Ungaretti. Qualche appunto sulla poesia
In dormiveglia Valloncello di Cima Quattro, 6 agosto 1916 Assisto la notte violentata L’aria è crivellata come una trina dalle schioppettate degli uomini ritratti nelle trincee come le lumache nel loro guscio Mi pare che un affannato nugolo di scalpellini batta il lastricato di pietra di lava delle mie strade ed io l’ascolti non vedendo… Continue reading
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“Andrà tutto bene!”
Non sono mai stato incline ai flashmob e neppure agli slogan. Niente di che, è solo una reazione istintiva tutta mia davanti a ciò che dilaga; è la mia caratteriale inerzia di fronte a tutte le sollecitazioni improvvise. Ho bisogno di tempo o forse, più semplicemente, è perché non sono sentimentale. In passato non ho… Continue reading
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Silenzio e solitudine
Sì, chi li ha definiti scenari da film ha ragione. Adesso sto scrivendo in giardino: dove abito c’è sempre relativamente silenzio, almeno per quanto possa concederne una delle principali arterie viarie della zona che scorre qua vicino, sempre fittamente trafficata da auto e grossi mezzi. Oggi sento solo il ticchettio della tastiera, vento, foglie, cinguettii,… Continue reading
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Le scelte al tempo del Coronavirus
Eventi così li avevamo letti solo nei libri di Storia; e rispetto a quelli – tutti pensiamo subito alla Peste nera del XIV secolo, oppure alla peste di Milano del XVII – c’è fortunatamente una enorme differenza, almeno in termini scientifici ed epidemiologici. Ma sotto il profilo psicologico? La psicologia delle masse ormai è una… Continue reading
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